... GIRO GIRO TONDO ...
PENSIERO

Basta un'incisione sulla corteccia di un albero a parlarci di chi l'ha fatta e lì ha lasciato traccia..., è necessità lasciare segni, impronte, orme, per siglare il tempo con la presenza e tentare di afferrarlo e fermarlo un istante per gettare il seme dell' immortalità. Possono perdersi i nomi ma non ciò che si è fatto e lasciato nei millenni; è stato modellato, modificato il pianeta con arte, tecnica, pensiero, in piccole e grandi opere, ridisegnando territori e modi di vivere a seconda dell'epoca e dei luoghi in cui si è vissuto.
Dal giorno della nascita i viventi camminano verso la morte, tutti in quell'unica direzione, ed il percorso è costellato di segni che che illuminano, incidono, raccontano, urlano il passaggio avvenuto, in bene e in male, e accade così la Storia, che è l'insieme di tutte le vite e le azioni e i particolari che hanno posto sotto al Cielo.
E accanto alla Storia, ecco la Memoria, sul cui palcoscenico nessuno mai muore o finisce del tutto e si erge a forziere che custodisce le impronte del mondo, che mai sono ferme e calcificate, ma vengono continuamente riprese e sono punto di partenza per passi successivi, in un infinito inanellarsi di accadimenti che rappresentano l'Evoluzione che confluisce nella Storia, e questo è dalla notte dei tempi, dal giorno in cui il primo uomo - impronta di Dio- si è affacciato al mondo a compimento della Creazione.
Rileggo e trovo confusione, la materia è complessa, ma mi è molto ben chiaro e semplice il concetto di circolarità: la partenza e l'arrivo coincidono; nei meandri delle possibili infinite vie, ai passi che vengono si affiancano - paralleli, tangenti o secanti- i passi che vanno, in un vortice di percorsi che si accordano al'armonia universale, mentre, indifferenti e un po' lontani, il cielo e la terra si baciano senza troppo nascondersi e senza che se ne percepisca il respiro che si fa nostro ritmo.
... TUTTI GIÙ PER TERRA ...
Articolo e fotografie Silvia Alberti