LA RICONOSCIBILITÀ DEL CREDENTE CRISTIANO NELLA SOCIETÀ MODERNA
INCHIESTE

Riconoscersi cristiani nell'odierna società è un atto che prescinde dall'essere assidui frequentatori del culto religioso, e implica una propositività del cuore e della mente in intima confidenza con Dio e a servizio del mondo.
Il credente cristiano è anzitutto un uomo giusto. Sebbene il concetto di giustizia sia difficile da delineare universalmente, l'uomo giusto è colui che agisce e si dibatte sempre per il Bene e non si presta a soddisfare i propri bisogni prima di quelli altrui. Ama il prossimo tuo come te stesso è la parola con cui Gesù ci ha raccolti a sé, è l'essenza pura della missione cristiana che si propone di vivere per amare il più vicino, il più prossimo, colui che la vita ci pone accanto. Con questa continua offerta gratuita si costruisce l'identità cristiana, il cuore caritatevole e fraterno di colui che ricerca sempre la dimensione dell'incontro con Dio in ogni uomo.
Di pari passo con l'esercizio della giustizia vi è la ricerca della verità. L'uomo cristiano è sempre teso verso la comprensione della verità in quanto attuazione del tutto. Non quindi una verità parziale o soggettiva, ma una verità totalizzante e assoluta di cui egli stesso è parte, e che trova forma e attuazione in Gesù Cristo. Il cristiano ha il sacro compito di portare questa rivelazione nel mondo.
Tra gli altri aspetti che lo contraddistinguono, inoltre, è da rilevare la sua attitudine alle relazioni. Se nella società moderna le persone sono solite riconoscersi e cristallizzarsi nel proprio ruolo, l'uomo cristiano ne è libero e indipendente. Onora le relazioni umane perché gli permettono di crescere e di sperimentare la comunione in ogni forma, ma non si identifica nella propria veste di genitore, fratello o sorella, figlio o figlia. Riconosce nei rapporti un'opportunità di evoluzione spirituale, ma resta un uomo privo di catene, fedele soltanto al suo Dio.
Il suo vivere mite e pacifico lo rende incline alla resilienza e al perdono. Non vive nel calcolo del bene e del male ricevuto, fa condivisione di ciò che ha, e se subisce un torto sa sempre porgere l'altra guancia, mostrando di stare vivendo nella luce di un cammino più elevato.
Infine, il credente cristiano si riconosce tra la folla che dispera, perché egli ha la fede: nulla turba nel profondo l'attenzione del suo cuore e la sua verità non si perde nel subbuglio del mondo, al contrario fa luce a chi sta intorno. E quando le inevitabili difficoltà della vita lo raggiungono, colui che ha il dono della fede vive l'esperienza più pervasiva del suo essere cristiano, affidandosi con certezza alla preghiera che è il suo ponte per il cielo.
Maria Sole Santi