LUNEDÌ 21 DICEMBRE 2020

Giacobbe, ormai morente, benedice il figlio Giuda. Di una benedizione abbiamo tutti bisogno. Per alcuni aspetti, è più importante del pane che ci nutre. Abbiamo bisogno della benedizione per dare un fondamento al senso di identità che andiamo faticosamente costruendo. Senza benedizione, ci sentiamo privati di qualcosa; rischiamo di vivere la nostra identità come qualcosa di fragile e di precario. Generalmente è il padre che ha il compito di benedire. Ma oggi i padri benedicono poco o non benedicono affatto. La vita di molte persone viene talvolta segnata proprio da questa ricerca incessante di un 'padre' che non c'è e di una 'benedizione' che non è stata data. Il cammino spirituale ci consente, tuttavia, di fare questa esperienza attraverso la relazione di fede con un 'Assoluto', che benedice tutti, perché accetta ciascuno incondizionatamente e non vuole null'altro che noi siamo, fino in fondo, quello che siamo, che viviamo la nostra vita e traffichiamo liberamente i talenti che ci sono stati affidati.

Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata!
Ed ecco, tu eri dentro e io fuori: là ti cercavo, e privo di forma mi avventavo sulle belle forme da te create.
Eri con me, e non ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle cose che se non fossero in te nemmeno sarebbero.
Mi hai chiamato, hai gridato, hai squarciato la mia sordità. Hai balenato, hai brillato, e hai fugato la mia cecità.
Hai emanato la tua fragranza: l'ho aspirata, e ora anelo a te.
Ho gustato e ho fame e sete. Mi hai toccato, e ardo per la tua pace.
(Agostino)

Maria riconosce l'assoluta trascendenza e dunque inappropriabilità della creatura che porta ancora in grembo. Quella creatura a lei "assolutamente immanente" perché sangue del suo sangue e carne della sua carne, è anche, contemporaneamente, "assolutamente trascendente", una alterità che non può e non potrà mai essere posseduta o considerata propria. Questa madre riconosce che è a Dio che la sua creatura appartiene e a Dio la restituisce, affinché possa vivere il suo destino, incarnare la vocazione unica e irripetibile per la quale è venuta al mondo.
Massimo Diana
Pagina Facebook del Breviario Universale:
https://www.facebook.com/BreviarioUniversale/?modal=admin_todo_tour