MARTEDI 5 GENNAIO 2021

05.01.2021

Il serpente era compiaciuto / per il successo che aveva avuto nel sedurre Eva a mangiare del frutto. / Anch'esso cantò un canto in onore di Eva: / "O Eva, tu sei la più coraggiosa tra le donne, / quello che hai fatto non sarà dimenticato. / Il tuo coraggio sarà onorato per tutti i tempi ancora da venire, / ti sei ribellata al Dio dell'autorità, / e hai aperto la via verso il vero Dio dell'eternità e della libertà. (...) I tuoi figli chiameranno me Satana, il Diavolo, / l'Astuto, il Seduttore e il Mentitore. / Mi odieranno e scapperanno da me. / Ma alcuni, nelle generazioni che verranno, comprenderanno / il bene che ho fatto all'umanità, / comprenderanno che Dio aveva un piano anche per me. / Si canterà: / 'Colui per cui avvenne la caduta è colui grazie al quale avverrà la rinascita'. / Intanto ti auguro tutto il bene possibile per la tua nuova vita" 

(John Martin Sahajananda, A new song of creation).

L'elogio che il serpente fa di Eva è meraviglioso e diametralmente opposto alla consueta lettura che presenta, invece, Eva come la tentatrice, colei che per prima si è lasciata sedurre dal demonio. L'ira di Dio per il gesto di Eva è dunque solo apparente; Dio in realtà si compiace per il coraggio di Eva, anzi, si augura che Adamo ed Eva, prima o poi, compissero quel gesto di ribellione, che li avrebbe resi finalmente adulti, partner adulti dell'Alleanza. Perciò Dio attende, fiducioso... e fu proprio una donna ad osare il grande passo.

Veneriamo Zarathustra, Signore e Padrone del mondo della materia, il più saggio degli esseri, il più luminoso degli esseri. L'unico degno di sacrifici tra tutti gli esseri, il più degno di lodi e di glorificazione.Veneriamo la terra, veneriamo i cieli, veneriamo gli esseri posti tra il cielo e la terra, venerati dall'uomo fedele.Veneriamo l'anima delle bestie selvagge e di quelle domestiche, veneriamo le anime degli uomini e delle donne sante che lottano per il bene.Veneriamo lo spirito, la coscienza, la percezione, l'anima, l'angelo protettore degli uomini e delle donne sante che insegnano la legge, e lottano per la santità.

(Zend-Avesta)

Eva si compiacque per il supporto di suo marito. / Ella gli diede il frutto, ed egli lo mangiò. / Improvvisamente il suo intero essere mutò / e si sentì tremendamente libero, come Eva. / Non sentiva più alcun altra autorità. / Perché sentiva che era lui stesso la sua stessa autorità. / Adamo ed Eva persero la loro semplicità, / persero il possesso dell'intero e vennero attratti dai particolari. / Persero la loro obbedienza ed entrarono in conflitto con Dio. / Persero la loro castità e crearono la disarmonia / con Dio e con la creazione. / Prima la loro unità era in Dio / ma ora la loro unità era l'uno nell'altra / Adamo ed Eva persero la loro interezza e caddero nella frammentazione, / persero la loro pienezza e caddero nel vuoto, / persero la loro eternità e caddero nel tempo, / persero la loro vita senza limiti e caddero nel divenire, / persero il loro stato privo di ego e caddero nello stato dell'ego, / persero il loro risveglio e caddero nel mondo delle illusioni 

(John Martin Sahajananda, A new song of creation).


Naturalmente ogni decisione, ogni scelta, ogni passo verso una più grande libertà, comporta un prezzo. E in questo caso il prezzo è alto: «Adamo ed Eva persero la loro semplicità». Persero cioè la loro primitiva innocenza, la "beata semplicità" della loro infanzia. Ma è un passo necessario se si vuole guadagnare - ma solo alla fine di un lungo e faticoso percorso - una nuova e più feconda, perché consapevole, innocenza.

Massimo Diana


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