MERCOLEDI 3 FEBBRAIO 2021

03.02.2021

Dopo che il ragazzo si è tolto il vecchio abbigliamento, il maestro lo riveste con un abito nuovo che non è ancora stato lavato, dicendo: «Possa la dea che ha filato, tessuto, misurato e modellato questa veste rivestire te di lunga vita! Indossa questa veste, provvista di vita e vigore. Rivestitelo! Con questa veste possa egli raggiungere un'estensione di vita di cento anni. Si allunghino i suoi giorni. Brhaspati diede questa veste al Re Soma perché la indossasse. Possa tu vivere a lungo! Indossa questa veste, Sii un protettore dell'umanità contro discorsi minacciosi. Vivi per cent'anni, pieno di vigore. Rivestiti di ricchezza sempre crescente». 

(Hiranyakeśi-grhya-sūtra, I,1, 4,2)

Il sorgere della consapevolezza umana - scrive Panikkar - è senza dubbio il fenomeno più importante che si sia mai verificato nell'evoluzione dell'intero universo. E uno dei caratteri più straordinari della rivelazione vedica è che essa dà testimonianza di questo risveglio. È come se l'uomo scoprisse se stesso, iniziando ad essere consapevole del suo coinvolgimento nell'universo. Il giovane uomo, prosegue Panikkar, "è ora alla soglia dell'età adulta, sgomento nello scoprire se stesso e il suo rapporto particolare con il mondo attorno a lui. La conoscenza e l'amore germogliano. Entrambi devono essere sviluppati. Upanayana e vivāha, iniziazione e matrimonio, sono i due punti di partenza. Entrambi sono riti di iniziazione".

Anima mia, scendi cantando il nome di Dio nelle acque profonde dell'oceano del cuore, mai privo di gemme. Scendi di più e ancora di più, fintanto non avrai le perle preziose.

Anima mia, nell'oceano della Conoscenza si trova la perla del Regno: cercala sotto la guida del maestro, prendila con rispetto.

Numerose sono le gemme sparse sul letto dell'oceano, immergiti ancor di più: le troverai in quadrupla abbondanza.

(Ramaprasada) 

La consacrazioneIl maestro allora dice: «Bhaga ha afferrato la tua mano, Savitr ha afferrato la tua mano, Pūsan ha afferrato la tua mano, Aryaman ha afferrato la tua mano, Mitra sei tu ora per legge, Agni è divenuto ora tuo padrone, insieme con me, tale e tale. Agni, io affido a te questo studente, Indra, io affido a te questo studente, Āditya, io affido a te questo studente, Dei tutti, io affido a voi questo studente, possa egli avere una lunga vita, una beata discendenza, forza, frequente accrescimento di prosperità, autorevolezza in tutti i Veda, alta fama, e felicità». Il maestro tocca il cuore dello studente, dicendo: «Possa il tuo cuore puro avermi sempre caro». Poi si volta, in silenzio, da destra a sinistra. E in seguito, ponendo il palmo della mano sul cuore dello studente, egli prega a bassa voce. «Sotto la mia direzione io pongo il tuo cuore. La tua mente seguirà la mia mente. Nella mia parola tu gioirai con tutto il tuo spirito. Possa Brhaspati congiungere te a me». «Tu sei uno studente. Bada al fuoco. Bevi solo acqua. Compi il tuo servizio. Non dormire durante il giorno. Resta in silenzio fino all'accensione del fuoco».

(Śānkhāyana-grhya-sūtra II,3-1-5; 4,1;5)

Il testo letto descrive gli ultimi momenti del rituale di iniziazione alla vita umana Upanayana. Il giovane, dopo i doni rituali dell'abito nuovo, della cintura, del cordone sacro, della pelle di daino e del bastone, e prima che venga insegnato il mantra Sāvitrī, recitando il quale si raggiunge la seconda nascita (dvitīya-janman), viene accettato dal maestro come discepolo. L'unità e la comunione che devono esistere tra maestro e discepolo vengono espresse nella preghiera e nel gesto di toccare il cuore: «Il maestro tocca il cuore dello studente, dicendo: "Possa il tuo cuore puro avermi sempre caro... Sotto la mia direzione io pongo il tuo cuore... Possa Brhaspati congiungere te a me"».

Massimo Diana


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