MI FIDO ... E MI AFFIDO ...
PENSIERO

Coronavirus: la saggezza nelle parole e nella poesia scritta da don Angelo Casati
Non siamo soli in questo periodo che ci avvolge tutti in una specie di solitudine. Ci sono persone che ci danno coraggio con la loro saggezza e poesia del cuore.
Don Angelo Casati, un parroco che sottovoce come un umile e bravo curato di città ci invita a non aver paura del male che ci affligge o paura di morire... ma come disse un liceale: " l'importante è non morire da vivi"... dobbiamo trarre motivi di coraggio, spezzare la Parola tra di noi amici. Coronavirus come momento di grazia rispettando il dolore. Ringraziamo medici e operatori sanitari che con il loro lavoro esemplare aiutano i malati, ma anche coloro che come fasce deboli donano preziosissimo servizio alle persone bisognose... persone senza nome che sostengono molte vite.
Don Angelo Casati sostiene che Milano oggi è una città fuori dalla realtà, una città che ci si racconta e il racconto rompe la solitudine. Pensiamo allora alla panchina.. e don Angelo, dolce e sensibile poeta scrive:
Ora che i marciapiedi
Gridano accorati
Alla ristrettezza,
Sorte amara è andare
Uno in fila all'altro
Senza abbracciarsi,
Quasi fosse divieto
D'amore e di amicizia.
Inseguo da lontano la piazza
La panchina del raccontare.
Ecco dunque ciò che sconfigge il virus e come dice papa Francesco... "una città che si estende dalla propria casa , dove si generano vincoli con il vicinato: questa è la bellezza...."
...relazionare per favorire quel riconoscimento dell'altro che si è andato a perdere. Allora ,se permettete, un mio pensiero semplice ... proprio in questo periodo siamo elogio alla lentezza che si affaccia alla nostra mente per sentirci uniti verso un' unica grande metà: la salvezza!..., con amicizia sincera...
Articolo Angela Terenghi