SEE YOU, GEORGE.
ATTUALITÀ

Lo scriteriato gesto di un uomo senza senno che insiste, resiste, non desiste e spegne il respiro ad un uomo impossibilitato a difendersi, sicuramente deve essere considerato e adeguatamente punito, con la sospensione dal lavoro e la giusta misura detentiva, ma è affare di legge e di circoscritte competenze.
La cronaca, con quasi compiacenza, ha insistito resistito e non desistito dal proporre al mondo quel gesto e la sua brutale conseguenza, alzando l'audio mentre la voce di George inflebiliva.
E' morto quell'uomo, in diretta, è morto centinaia di volte per giorni, in differita.
Morte violenta violentata dalla sua esibizione.
Nero, NEGRO, delinquente, razzismo, imperialismo, Trump, fascismo, omofobia, sovranismo e giù all'infinito... bestiale ansimare inversamente proporzionale allo spegnersi di un fiato.

Il mondo insorge, si scimmiotta per l'ovunque lo scriteriato gesto di premere il ginocchio a terra, e poi su, via, avanti con i saccheggi le distruzioni, gli incendi, le polemiche, le botte, le protezioni, le scorte, le serrande abbassate, chissenefrega del contagio, siamo in covid, lo stato che impone la distanza, dimenticato forse? Passano le settimane, la furia non si placa, il Nero va eliminato, forse anche dal vocabolario, film, pupazzi, statue, via tutto, la Svizzera toglie i Moretti (dolcetti di cioccolato ripieni di albume montato) dagli scaffali Migros, forse elimineremo calzature marroni, non si troverà più il lucido 'testa di moro' (che tanto ha fatto giocare grandi e piccini a 'colorarsi' apposta), via tutto, via il colore via il problema. Distruggendo e facendo violenze e seminando il terrore si onora una morte violenta.... ma, mi raccomando, se stasera piove e non abbiamo voglia di uscire, c'è sempre il negretto che ci porta a casa la cena, le nostre ciliegie di stagione sono colte da 'quelli lì' sottopagati e sfruttati, ma si sa, si vede solo quello che si vuole vedere. Torniamo alla morte, violenta, di quest'uomo che non ha pace non ha giustizia e nemmeno vendetta. La sua morte ha scatenato odi senza pari ed altrettanti opportunismi che nulla hanno a che fare con la morte, ma ne sigillano e confermano quanto sta a monte.
'Dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, così Percossa, Attonita, la terra al nunzio sta, Muta...' Ci dice Manzoni sulla morte di Napoleone, non santo, ma morto.
La morte percuote, sbigottisce, paralizza.
E' morto un uomo, di nome George. Se potesse, cosa direbbe di tutto questo?
Vada in pace, è il commiato alle esequie. Il suo è un viaggio travagliato, una ulteriore violenza.
Articolo Silvia Alberti