UN'IMPROVVISA CHIAMATA

06.07.2020

DIBATTITI

C'era un ragazzo che come me amava ... Led Zeppelin e aveva così imparato a suonare bene la chitarra.

Universitario, animatore, catechista e ascoltatore fra i giovani e gli adolescenti parlava del suo credo.

Cresciuto ed educato alla fede nella parrocchia di San Giovanni in Laterano a Milano in un oratorio sotterraneo con spazio limitato, ma non limitata la frequentazione dei giovani di ogni età.

Alfredo Volonté, così si chiamava, di poche parole, ma di tanti fatti, donava agli altri nella discrezione.

Insegnava la chitarra gratuitamente in modo che tutti potessero farlo e con canti di gioia accompagnava il cammino di meravigliose escursioni in alta montagna, dove lui amava scalare e ritrovare se stesso e Dio.

Molti lo ricordano seduto accanto alla croce in vetta, pervaso da un' incredibile desiderio di pace, di silenzio e di lode.

Per lui la montagna era una meta a cui non sapeva rinunciare sia d' estate che in inverno.

Un suo scritto ritrovato tra i suoi appunti diceva : "il ghiaccio fragile come le nostre vite". Ed e proprio nel ghiaccio fragile che Dio l' ha chiamato a sé.

Milena, Daniela, Valentina, Silvia, Tony, Pietro, Riccardo, Andrea, Luisella, Annina e tantissimi altri ragazzi dicevano di lui che aveva saputo trasmettere la fiducia in Lui e fargli imparare e valorizzare le cose semplici della vita che sono le più belle!

Molti gesti di lui generosi come il comprare frettolosamente l'ultimo pezzo di pizza rimasto in panetteria all'uscita dalla scuola della Parola, per poi condividerla insieme seduti sulla panchina uno in braccio all'altro... e a volte rimandare un esame (lui studiava economia e commercio) per aiutare chi era in difficoltà.

Il suo fine era quello di trasmettere e creare in noi adolescenti valori essenziali, credere in poche cose fondamentali e per quelle combattere fino alla morte.

Uno specchio per noi tutti per affrontare con sicurezza le difficoltà della vita e di come di vive oggi il Vangelo in un mondo sempre più sconvolto da egoismo e ingiustizie.

Per concludere, questo ragazzo ci ha lasciato a soli 25 anni e dopo 26 anni ogni anno la Santa Messa a ricordo suo e dei ragazzi che l'hanno seguito nei cieli, è ancora gremita di giovani, alcuni hanno solo sentito parlare di lui e della sua testimonianza di fede autentica.

Anche queste orme da seguire, un nuovo sentiero tracciato perché altri possano seguirne i passi... anche questa è vocazione e vera amicizia!

Angela Terenghi


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