VENERDÌ 8 GENNAIO 2021

08.01.2021

Recita, nel nome di Dio creatore, formò l'uomo da un grumo di sangue. Recita, nel nome di Dio generoso, insegnò all'uomo l'uso della penna. Mise nella sua anima un raggio della conoscenza, e l'uomo si ribella contro il suo benefattore. Le ricchezze aumentano la sua ingratitudine, il genere umano tornerà a Dio. Cosa pensare di chi ostacola il servo di Dio quando prega, o compie gli ordini del cielo, o raccomanda la pietà? Cosa pensare dell'incredulo e dell'apostata, ignorano forse che Dio li vede? Se non abbandoneranno l'empietà, li afferreremo per i capelli della fronte, della loro fronte colpevole e peccatrice. Chiamino pure i loro seguaci, noi convocheremo i nostri angeli punitori. Queste parole sono la verità, non obbedire all'empio, adora il Signore che ti innalzerà verso il suo trono (Corano, Sura XCVI).
È l'insidia della ricchezza, che consiste nel farci dimenticare la precarietà della vita e nel farci credere che non abbiamo più bisogno di nulla e di nessuno. Orgoglio e tracotanza connotano il cuore di chi - per le imperscrutabili vie della vita - ha ricevuto in sorte una qualche ricchezza, sia essa denaro, o potere, o fama. La "generosità" della Vita rende ottusi e superbi: ci porta a credere che siamo ormai diventati invulnerabili, onnipotenti, degli dei. 

Mio Dio, quando pronuncio il tuo Nome, il tempo scompare. Nessuno all'infuori di te asciuga le mie lacrime.Il tuo Nome è eterno, pronunciato in tutte le lingue. Chi è preso dal tuo amore, dimentica il proprio essere.Creasti il corpo e l'anima, l'universo intero è opera tua, le ricchezze della terra sono tue, o scrigno di magnanimità.Tutte le lingue cantano le tue gesta, i tuoi giardini e le tue vigne sono in fiore. O mio Dio, le rose che tu hai guardato, non appassiscono mai.Chi non è immerso nell'oceano del tuo amore, chi non ti ha sacrificato l'anima, chi non ha visto la tua bellezza non è ancora nato al mondo.Amare è piangere, le lacrime degli amanti non cessano di scorrere, chi è separato da te mai ti vedrà, mio Dio.Mostraci la tua bellezza, gli amanti che l'hanno contemplata vivranno senza fine, o mio Dio.

(Yunus Emré) 

(...) «Io sono il servo di Dio - rispose il fanciullo - Egli mi ha dato il Vangelo e mi ha consacrato profeta! La sua benedizione mi accompagna ovunque. Mi ha ordinato di essere per tutta la vita fedele al precetto della preghiera e dell'elemosina. Ha messo nel mio cuore la pietà filiale, mi ha liberato dall'orgoglio che accompagna la miseria. Il giorno della mia nascita mi fu donata la pace, accompagnerà la mia morte e la mia resurrezione». Così parlo Gesù, vero figlio di Maria, oggetto di dubbi da parte di molti. Dio non potrebbe avere un figlio. Il suo nome sia lodato! Egli comanda e il nulla si anima alla sua voce (Corano, Sura XIX).
Come scrive Panikkar: "E' evidente che le religioni non dicono la stessa cosa e che le loro rispettive dottrine sono diverse e molte volte incompatibili. Ma è altrettanto evidente che coloro che hanno compiuto un'esperienza profonda della realtà in modo concreto, come i mistici per esempio, non percepiscono incompatibilità tra di esse". La bellezza sta nello sperimentare che l'incompatibilità dottrinale non impedisce affatto la possibilità di pregare insieme e di fare l'esperienza che si è comunque tutti fratelli e sorelle nella nostra umanità.


Massimo Diana


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