VITA DA BIKE COMMUTER

04.05.2020

CULTURA E SOCIETÀ

Con la ripresa di tante attività in Italia, la bicicletta sarà il mezzo più consigliato e suggerito per muoversi in città.

Quando ho iniziato a lavorare, da buon milanese imbruttito, il mezzo che utilizzavo per andare al lavoro era un grande classico: auto o moto.

Il tempo che impiegavo per questo trasferimento poteva variare dal quarto d'ora all'ora. Sempre in balia della variabile traffico, qualcosa di incontrollabile, che poteva farti cambiare l'umore in maniera repentina e senza preavviso.

Questa storia è andata avanti per anni, fin quando un giorno, mia moglie, l'ecologista della famiglia, mi disse: "ma perché non vai al lavoro in bici come me?".

Credo non immaginasse che cosa avrebbe scatenato in me, mi ha cambiato la vita, decisamente in meglio ovviamente.

Inutile che mi metta a snocciolare tutti i benefici fisiologici e psicologici che porta l'attività fisica quotidiana, immagino che ora li sappiano anche i muri, ma il fatto di non dipendere più dal petrolio è qualcosa che non ha prezzo, una specie di Nirvana!

La bici da Commuter che utilizzo ha un valore stimato che si aggira attorno ai 20 euro (25 euro al massimo), è talmente brutta e arrugginita che una volta Daniele mi disse che per poterla utilizzare bisogna fare l'antitetanica.

Ma nessuno può immaginare il valore affettivo che ha per me, soprattutto per tutte le ore che ho passato sopra di essa: quanti sogni, pensieri, idee, ragionamenti, canzoni, sono passati mentre pedalavo semplicemente andando e tornando dal lavoro.

Sono un grande appassionato di statistiche ciclistiche, ma non ho mai registrato nulla con GPS con quella bici. Ho semplicemente montato un contachilometri, tra il resto nemmeno subito ma dopo qualche anno di utilizzo della bicicletta, e quello che mi segna in questi giorni è un traguardo particolare: 50.000 km!

Dati alla mano sono circa 7000 euro risparmiati in benzina e ben 6 tonnellate di CO2 in meno emessi nell'aria!

Ma soprattutto non dimentichiamo una cosa: sono stati 50.000 km in meno di una macchina in giro per Milano a creare traffico!

Non c'è giorno dell'anno in cui non vada al lavoro in bici, possono esserci 40 gradi, può nevicare, può esserci un temporale amazonico ma, cascasse il mondo, io vado al lavoro in bici!

Non è una questione di integralismo ciclistico, ma le rare volte in cui sono stato costretto ad andare al lavoro in auto per varie vicissitudini indipendenti dalla mia volontà, la mia giornata è stata diversa: più nervoso, più insopportabile, più insofferente verso tutto e tutti. 

La vita da Bike Commuter purtroppo non è tutta rose e fiori: i poveri ciclisti sono quotidianamente in balia di automobilisti indisciplinati, che considerano inspiegabilmente le bici un intralcio e non un'auto in meno davanti a loro.

Gli insulti che mi sono preso non li conto neanche, le precedenze che non mi sono state date rischiando l'investimento sono all'ordine del giorno.

Ringraziando il buon Dio sono finito in ambulanza solamente due volte cavandomela con pochissimi danni, al contrario di altri colleghi ciclisti che purtroppo hanno perso la vita nel traffico cittadino.

Per correttezza devo però fare anche ammenda, uno stinco di santo non lo sono stato nemmeno io. Io ci metto tutta la buona volontà ma devo confessare che alcune manovre azzardate le ho fatte pure io, qualche controsenso mi è scappato, qualche semaforo rosso mi è capitato di saltarlo. Insomma, chiedo scusa a tutti gli automobilisti e pedoni che ho fatto arrabbiare in questi anni perché le colpe le abbiamo entrambi.

La vita da Bike Commuter può sembrare una vita ingrata e faticosa, ma se avete la forza di superare il primo scoglio iniziale per pigrizia, e le prime difficoltà di costanza per la fatica, sarà una vita che vi darà tante soddisfazioni e benefici.

Gli ultimi 3 consigli che vi voglio dare sembrerebbero semplici e banali, ma spesso si sottovalutano.

1- Indossate sempre il casco! Questo piccolo, ed ormai economico gadget potrebbe salvarvi davvero la vita.

2- Non lesinate mai sul lucchetto. Per esperienza consiglio quello a U, e ricordatevi di legare sempre il telaio e non solo la ruota ai pali.

3- Controllate sempre il palo a cui legate la bici, deve essere ben ancorato a terra, altrimenti il lucchetto più potente del mondo non servirà a nulla.

Che dire... Buon divertimento!

https://spiritorandagio.wordpress.com/ 


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